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SPEDIZIONE UMANITARIA MOLDAVIA APRILE 98
L’esigenza di realizzare una spedizione umanitaria in MOLDAVIA per la terza volta, è nata soprattutto per dare continuità al progetto iniziato nell’agosto 97 delle “Adozioni a Distanza”. Attualmente in Italia sono stati trovati 23 genitori adottivi che versano 30000 lire al mese per sostenere 13 bambini dell’orfanotrofio di ORAS BALTI e 10 bambini dell’orfanotrofio di CHISINAU. Lo scopo della spedizione quindi è stato quello di portare i fondi le lettere ed alcuni pacchetti, raccolti attraverso i genitori adottivi, ai bambini adottati.
PREPARATIVI
In Italia, 15 giorni prima di partire, sono stati avvisati tutti i genitori adottivi a cui si chiedevo di farmi avere una lettera da poter consegnare ai loro bambini e un sostegno per le spese di viaggio. Una dozzina mi ha mandato le lettere, 5 mi hanno consegnato un pacco e 2 mi hanno dato un sostegno economico complessivo di 350000 lire. Uno di questi genitori era intenzionato a partecipare alla spedizione, ma purtroppo alla fine non ha potuto venire. Questa spedizione è stata preparata e realizzata in due luoghi diversi in modo del tutto autonomo sia dal punto di vista dei preparativi che da quello della raccolta fondi. Abbiamo entrambi affittato un furgone con circa due milioni cadauno e dopo aver preparato tutti i documenti per il viaggio siamo pronti a partire.
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18 Aprile: PARTENZA PRIMO FURGONE CON FIORENZO E GIULIANA
Fiorenzo, sabato 18 aprile verso sera partiva dalla zona di Morbegno, con il primo furgone. Egli ha trovato diversi problemi a cominciare dallo spedizioniere in Ungheria il quale gli ha chiesto una cauzione di 1000 marchi. Maggiori difficoltà le ha però incontrate in Moldavia dove è rimasto fermo in dogana per 21 ore: motivo, mancava un documento dal Ministero Moldavo (eppure i nostri avevano informato del nostro passaggio). Fiorenzo ne fa mandare uno anche per noi che saremmo passati da li a due giorni. Il 22 aprile Fiorenzo arriva a destinazione, ma solo il 24 mattina riesce definitivamente a scaricare l’intero carico all’orfanotrofio di ORAS BALTI.
21 Aprile: PARTENZA PRIMO FURGONE CON SERGIO E DON GIANFRANCO
Alle 12 del giorno 21 Aprile 98 , parte il secondo furgone. Non si è potuti partire insieme perché c’erano dei problemi di tempo. Alle 24 dello stesso giorno eravamo in ingresso dell’Ungheria dove ci siamo dovuti fermare, a causa di problemi doganali fino alle 9.00 del 22 Aprile. Alle 16.30 eravamo all’uscita, ma solo alle 21 potevamo entrare definitivamente in Romania. Alle 17.00 del giorno 23 Aprile eravamo in dogana Moldava, dalla quale uscivamo alle 24. Erano le 2.00, del giorno 24 Aprile quando arrivavamo a destinazione dopo aver percorso 2300 km in due giorni e mezzo di viaggio. 24 Aprile: si iniziano le fasi di distribuzione del materiale e del progetto adozioni Pensavamo di fare il giorno stesso dogana e poi di recarci all’orfanotrofio di Chisinau. Dobbiamo invece recarci prima a Oras Balti, perché ci servono dei documenti che ha Tamara (volontaria Moldava che è insieme a Fiorenzo). Si decide di andare li e realizzare il progetto A.D. in quel posto. Fiorenzo, nel frattempo, in mattinata riesce a scaricare il materiale. Verso il primo pomeriggio siamo a Oras ed iniziamo a realizzare il progetto A.D. che è cosi suddiviso: 1) Incontriamo il responsabile verifichiamo come sono stati utilizzati i fondi che abbiamo lasciato l’anno scorso. Il vicedirettore Edoard Pania ci consegna le schede sulle quali sono annotate le voci di spesa per ognuno dei 7 bambini. Ci facciamo spiegare alcune cose inerenti le spese e come vengono segnate: avevamo consegnato 100 marchi a testa, questi erano stati trasformati in lei (231) e poi in modo seguente c’erano segnate le varie spese come vestiti, scarpe, cartella per la scuole ecc. 2) A questo punto noi consegniamo le 6 nuove schede dei nuovi bambini adottati che complessivamente sono 13: 7 l’anno scorso e 6 quest'anno. 3) Incontriamo i bambini adottati, consegniamo loro le lettere, e diamo davanti a loro i soldi al vicedirettore. Sono 1950 marchi, 150 a testa. Spieghiamo a loro che è importante che non s’illudano da questo fatto: è un aiuto e come tale deve essere interpretato. 4) Facciamo altre 15 fotografie e compiliamo per ogni bambino la scheda personale che daremo ai nuovi genitori adottivi. 5) Parliamo con i bambini e cerchiamo di capire come il progetto sta procedendo chiedendo loro conferma del diverso operato. Riceviamo conferma anche del fatto di aver ricevuto dei pacchi e lettere dall’Italia. 6) Alle 19.30 ritorniamo a CHISINAU dove arriviamo alle 22. Fiorenzo e Giuliana rimangono a Oras Balti. 25 Aprile: Si fanno le pratiche, si va all’orfanotrofio di Chisinau e …. La mattinata la si passa in dogana per le pratiche, ricevere il permesso di scaricare e ricevere i documenti per poter poi ritornare in Italia. (Questa notte hanno tentato di salire sul furgone, hanno rotto il filo del piombo, ma non hanno rubato niente). Nel primo pomeriggio siamo a scaricare all’orfanotrofio di Chisinau, dove veniamo aiutati dai bambini. Dopo di che spieghiamo nei dettagli, come avevamo fatto nell’altro orfanotrofio, il progetto delle Adozioni a Distanza. La prima impressione che riceviamo è che in questo orfanotrofio ci sia una maggiore armonia ed un clima più familiare e soprattutto ci rendiamo conto che la direttrice, la sig.ra Galina cresciuta in un monastero, sia una persona che si dedica con molta cura a questi bambini. Il progetto adozioni in questo orfanotrofio è iniziato ora con l’adozione di 10 bambini a cui portiamo anche qui le lettere e i fondi dei genitori adottivi. Come per Oras Balti consegniamo le schede e spieghiamo come intendiamo procedere. La direttrice si mostra molto soddisfatta di questa iniziativa e ci illustra le varie problematiche del luogo: tra le cose da elencare è che qui su circa 500 bambini 130 sono orfani, non hanno il mezzo di trasporto e questo sarebbe la cosa che più di tutto avrebbero bisogno. Facciamo le foto ad altri 15 bambini con l’intenzione di tornare in Italia e trovare dei nuovi genitori adottivi. …all’associazione dei bambini sordi Nel tardo pomeriggio riusciamo a consegnare dell’altro materiale all’associazione che in Moldavia si occupa dei bambini sordi. Infatti contattiamo la responsabile, conosciuta l’anno scorso, ed insieme a lei portiamo del materiale umanitario per bambini nel loro magazzino. Fiorenzo e Giuliana con l’aiuto di Tamara si recano nel villaggio di Filipeni Lo stesso giorno Fiorenzo ha portato parte del carico nel villaggio di Filipeni dove anche l’anno scorso c’eravamo recati e dove avevamo trovato tanti bisogni e necessità. Serata di festa con l’augurio di trovarci ancora. La serata la passiamo con gli amici dell’IRFF per i saluti finali. In questa occasione partecipiamo tutti insieme con l’augurio di ritrovarci anche il prossimo anno.
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